Come amare il proprio corpo
26 giugno 2006 4 commenti
Claudio Risé, da “Il Mattino di Napoli” del lunedì, 26 giugno 2006
Il caldo è stabilizzato, i vestiti alleggeriti e ridotti, i corpi saranno i protagonisti dei prossimi mesi. L’attenzione è concentrata nel mostrarli, e l’osservazione nel guardarli, valutarli. Eppure sappiamo che questi corpi così esibiti, curati, studiati, sono forse la nostra fonte d’insicurezza più profonda. Non è solo lo psicoanalista a dirlo: anche il chirurgo plastico, il medico generico, perfino la maestra di scuola e il sacerdote apprendono, dalle richieste e dai racconti delle persone, le mille insicurezze che accompagnano oggi il loro corpo. Che, per la maggior parte della gente, non va mai bene. Ragazze efebiche si sentono troppo grasse e pesanti, giovani robusti si vivono come dei ragnetti inconsistenti, la forma accettabile non è quasi mai riconosciuta nel proprio corpo, ma sempre altrove: su un manifesto, una copertina, una star, un vicino/a di casa ritenuto più fortunato. Da dove nasce questa diffidenza, quasi un’antipatia, tra l’occidentale e il suo corpo? Che è forse l’”oggetto” su cui investe di più (denaro, attenzione, cure), e che lo soddisfa di meno? Leggi il resto dell’articolo