La «fabbrica culturale» che rimuove vita & morte
30 gennaio 2009 1 commento
(Claudio Risé, da "Avvenire", Inserto "E’ vita", 29 gennaio 2009, www.avvenire.it) Alla vigilia della XXXI Giornata per la vita esce il libro «Questioni di vita e di morte» (edito da Ares), una raccolta di dieci interviste sui temi di etica e di diritto naturale raccolte da Tommaso Scandroglio. Dall’aborto alla fecondazione assistita, passando per le coppie di fatto e l’eutanasia, il volume affronta temi più che mai attuali, dentro e fuori dal nostro Paese. Qui di seguito pubblichiamo alcuni stralci della prefazione del libro, firmata da Claudio Risé, che riflette sui modelli culturali che si affermano sull’inizio e la fine della vita.
Il modello culturale dominante non ama le questioni di vita e di morte. Ne parla, naturalmente: tutti i temi dei capitoli di questo prezioso testo occupano ogni giorno pagine di giornali, trasmissioni televisive, discussioni parlamentari, convegni. Ma come se ne parla? Riducendo la vita, e la morte, a costume, discorso, ‘fabbricazione culturale’, dispositivo giuridico-amministrativo. Alla fine di tutti questi ‘discorsi’ socialmente accettati e promossi, la vita, e la morte, con la loro chiarezza e semplice umanità (e insieme la loro profondità e il loro mistero), non ci sono più. Al loro posto c’è il succedersi delle descrizioni di costume, l’ipnosi dei comportamenti quali che siano, la celebrazione delle tecniche. Leggi il resto dell’articolo