Classi miste, la differenza resta un tabù
22 febbraio 2011 4 commenti
Claudio Risé, da “Il Mattino di Napoli” del lunedì, 21 febbraio 2011, www.ilmattino.it
La differenza è ancora tabù. Ricordare, (lo abbiamo fatto nello scorso Pensieri e passioni), che un quindicenne è diverso, nel corpo e nella testa, dalla sua coetanea, e che la scuola dovrebbe dunque tenere conto delle diversità, valorizzandole, suscita reazioni appassionate. Le mamme, alle prese con la “particolarità” dei loro figli maschi, magari tutt’altro che stupidi ma recalcitranti alla lettura, ringraziano sollevate. Fra i maschi, i figli degli anni 70 protestano vibratamente.
Al blog che ha ripubblicato l’articolo (http://claudiorise.blogsome.com) è così subito arrivato (da Claudia 64) un: «Grazie!!! Come mamma di un 17enne e una 15enne, ogni giorno in prima linea con le differenze adolescenziali a 360°, respiro aria fresca leggendo queste parole!!! E mi vengono in mente i colloqui con le docenti, tutte donne, dove non si fa che protestare che la classe del figlio (a prevalenza maschile), va peggio di quella della figlia (prevalenza femminile).Ci sarà pure un perché se i maschi sono più apatici verso la scuola? E se magari, banalmente, ci fosse bisogno di più insegnanti uomini?». Leggi il resto dell’articolo