La presenza a se stessi nel mondo che cambia
31 maggio 2011 4 commenti
Claudio Risé, da “Il Mattino di Napoli” del lunedì, 30 maggio 2011, www.ilmattino.it
Genitori che lasciano il figlioletto nell’automobile chiusa sotto il sole. Politici che si mettono nei guai per una battuta sconsiderata. Dimenticanze ovunque, disattenzioni diventate costume, incidenti spesso mortali. È come se, al culmine del progresso scientifico ed economico, rischiassimo tutti di diventare imprevedibili, stranamente sbadati.
Come mai l’uomo moderno, sapiente e ipertecnologico, si comporta sempre più in modo così evidentemente irrazionale e contraddittorio?
Il fatto è che oggi l’attenzione, la piena presenza psicologica in ciò che si fa, è sottoposta a sfide nuove, e difficili. L’overdose di cose che dobbiamo memorizzare, di strumenti di cui impadronirci e utilizzare, di nozioni e gesti di uso comune cui reagire prontamente, provoca anche assenze improvvise, sciatterie non previste, cadute di stile, di consapevolezza e presenza. Leggi il resto dell’articolo