Natale, mai come oggi è atteso il Bambino
25 dicembre 2012 4 commenti
Claudio Risé, da “Il Mattino di Napoli” del lunedì, 24 dicembre 2012, www.ilmattino.it
Per una volta si sente il bisogno che il Babbo (Natale) si faccia da parte e ci lasci contemplare in silenzio il figlio, il bambino Gesù. Anche chi scrive, da sempre convinto della insostituibile funzione del padre, in questo caso sente (anche nelle testimonianze di chi soffre, e chiede cure), il bisogno del figlio, della presenza nuova e misteriosa che arriva nella notte, dall’inconscio, ed inaugura un tempo diverso da quello precedente.
Mai il bambino Gesù è stato più atteso di oggi. Mai come oggi è stato quindi facile cogliere l’aspetto simbolico di questa immagine, la forza dinamica che essa contiene e che ci trasmette con la sua apparizione.
Il bambino è il nuovo: la nuova vita, il nuovo modo di essere, ciò che comincia ora. È il rinnovamento: una necessità psicologica e biologica fortissima, costante nell’essere umano, in cui si ripresenta ciclicamente.
Per questo l’arrivo del Fanciullo Divino (archetipo antichissimo) è così amato, e sempre atteso, pur nel frastuono degli auguri, dei regali, dei gesti: è colui che porta il tempo nuovo. Leggi il resto dell’articolo