“Se perdi la strada del bosco ti ammali…” e come guarire dalle malattie di oggi
13 agosto 2017 Lascia un commento
Recensione di Antonello Vanni www.antonello-vanni.it
In un libro appena uscito, che ho sfogliato ieri in una libreria, ho trovato questa frase: “se perdi la strada del bosco ti ammali, anche psichicamente”. Visto che ultimamente le cose non vanno tanto bene, l’ho acquistato per capire meglio la situazione di malessere in cui mi trovo e anche per trovare una soluzione ai miei problemi dato che il libro si propone anche come “manuale di sopravvivenza”.
Si tratta dell’opera Vita selvatica. Manuale di sopravvivenza alla modernità di Claudio Risé e Francesco Borgonovo (Lindau Ed., 2017), un libro-dialogo tra uno psicanalista e un giornalista che discutono sulle problematiche individuali e sociali del mondo in cui viviamo.
Secondo Risé e Borgonovo, i disagi che ci affliggono in questa società consumistica e tecnologica sono diversi, e molti di essi li riconosco subito tra quelli che mi fanno stare male: crisi del desiderio, perdita di energie, mancanza di spinta vitale, depressione, incapacità di contenere le pulsioni in vista di un progetto più importante e ampio, di una visione e ricerca per la nostra vita, riduzione della vita a coazione al consumo, narcisismo, infertilità sia simbolica che concreta… Di fronte a questo scenario, che appunto in parte mi riguarda, mi sento spaventato ma a un certo punto della lettura anche contento: per sopravvivere al deserto psicologico e affettivo in cui viviamo gli autori propongono infatti un rimedio: la “vita selvatica” che ci indica di “passare al bosco” per stare meglio, ritrovare le nostre energie, la nostra capacità creativa e il desiderio di vivere pienamente la nostra vita.
Quali sono i percorsi di questa “vita selvatica” che ci aiuta a salvarci? Secondo gli autori sono diversi, ognuno di noi può leggere questo libro e trovare il rimedio per ciò che lo affligge personalmente. Io me ne sono appuntati alcuni (ma nell’opera ce ne sono molti di più), che qui sotto condivido, e che vorrei approfondire nella mia vita personale. Leggi il resto dell’articolo