La società senza padri vista da Claudio Risé
20 aprile 2015 Lascia un commento
(Di David Taglieri, da “Il Corriere del Sud”, 31 marzo 2015, www.corrieredelsud.it)
Claudio Risé è uno psicoterapeuta milanese di scuola junghiana che negli anni oltre ad essersi segnalato come un convinto sostenitore del non-politicamente corretto, applicando teorie e pratiche della psicanalisi più moderna a formule ispirate al diritto naturale ed al buon senso, si è dimostrato altresì un valido divulgatore dei linguaggi scientifici più ostici riuscendo a trasmettere al grande pubblico i contenuti delle terapie psicanalitiche in modo semplice e asciutto al tempo stesso. Uno dei suoi ultimi studi ha per oggetto la crisi del padre e dell’identità maschile che sono posti oggi sempre più sotto assedio da parte di una legislazione ultra-femminista che ultimamente sta condannando la figura dell’uomo nei suoi molteplici ruoli – sia come padre, che come marito – letteralmente all’insignificanza pubblica, culturale e sociale.
Naturalmente in premessa va chiarito che è indubbiamente vero che in passato, e a volte purtroppo ancora oggi, tanti uomini si sono comportati e si comportano vergognosamente nei confronti di quello che un tempo veniva definito ‘sesso debole’ tuttavia quello che appare con ogni evidenza attualmente soprattutto in Occidente è che l’emergenza reale riguarda la debolezza delle specifiche identità sessuali maschili e femminili, sempre meno percepite nella loro tipicità e largamente offuscate da una crescente volontà generale – almeno a livello di istituzioni e mezzi di comunicazione – tesa a fare dell’indifferenza verso il dato naturale e biologico un valore più che positivo, se non proprio assoluto.
Nei suoi lavori Risé ha inoltre il merito di coniugare il buon senso della fede cattolica, a cui è giunto peraltro in età adulta, con un sano pragmatismo ispirato dai risultati pluridecennali dell’esperienza clinico-terapeutica fin qui accumulata, in aperto contrasto con le interpretazioni dominanti della letteratura di settore come quelle che si rifanno – in un modo o nell’altro – alla figura di Sigmund Freud (1856-1939). E’ quello che ha fatto ripetutamente non solo tramite riviste specialistiche ma anche su quotidiani nazionali come Il Giornale prima e Il Mattino di Napoli poi, oltre che attraverso le sue numerose pubblicazioni uscite in libreria e sul suo sito internet (www.claudio-rise.it). Leggi il resto dell’articolo